Ruoli dei PG ~ D&D 4E (4^ Edizione)

lunedì 17 marzo 2008

Ruoli dei PG

Di Rob Heinsoo

Traduzione a cura dello staff Traduttori de Il 5°Clone, traduzione autorizzata ma NON ufficiale

I termini tecnici qui usati e le loro traduzioni potrebbero non corrispondere a quelle del prodotto italiano.

Lasciate che vi parli del mio personaggio, Nils, e di come ha contribuito ad alcune note sul ruolo delle classi di personaggio nella 4^ edizione.

Nils non è un personaggio della 4^ edizione; è il mio vecchio personaggio 3.5 dalla campagna di Mark Jessup “Nove corde”. Ci sono nove divinità nel mondo creato da Mark, una per ciascuna delle nove combinazioni di allineamenti. Ognuno degli dei è un grande bardo il cui principale diletto e potere cosmico derivano da un rituale in cui si vanta di fronte agli altri dei successi più importanti dei propri fedeli. (Forse questo sistema sembrerà meno strano quando dirò che Mark è il direttore del marketing qui alla Wizard of the Coast…)

In un mondo come questo, qualcuno nel gruppo deve giocare un bardo. Ma quando arrivammo a decidere le classi dei personaggi, tutti fecero un passo indietro verso il guerriero o il chierico o il mago o il ladro, e nessuno voleva fare il bardo. Mark era molto scontento di noi. Odio vedere un DM scontento, così promisi di trasferirmi a bardolandia appena fossi stato soddisfatto di Nils come guerriero.

Quattro livelli da guerriero con lo spadone dopo, Nils si incamminò sul sentiero del flauto e del liuto. Le mie opportunità interpretative aumentarono perché ora ero il diplomatico e il PR del gruppo. Ma negli incontri che si focalizzavano sul combattimento invece che sull’interpretazione, Nils era costretto in una posizione che gli esperti del basket chiamano “Tweener”, troppo debole per giocare d’assalto con ranger e barbari, e non in grado di fare attacchi a grande distanza come il mago.


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