Gli Halfling ~ D&D 4E (4^ Edizione)

lunedì 25 febbraio 2008

Gli Halfling

di Chris Sims


Traduzione a cura dello staff Traduttori de Il 5°Clone, traduzione autorizzata ma NON ufficiale

La serie di articoli Design & Development è presente sul sito web di D&D fin dal Settembre del 2005 e da allora ne è stata un elemento fisso. Con l’avvicinarsi della 4a Edizione, e con i nostri creativi e sviluppatori concentrati sulla nuova edizione, questa serie di articoli sarà la fonte principale di informazioni riguardo alla 4a Edizione. Non solo vi forniremo indiscrezioni sui contenuti, ma tratteremo anche il “come” e il “perché”.
Tenete a mente che il gioco è ancora in uno stadio non definitivo, e che stiamo ancora lavorando per perfezionarlo. State dando uno sguardo dietro le quinte a un gioco in corso di perfezionamento, quindi divertitevi, e sentitevi liberi di mandare i vostri pareri a: dndinsider@wizards.com.



I termini tecnici qui usati e le loro traduzioni potrebbero non corrispondere a quelle del prodotto italiano.



Fiumi e torrenti solcano il mondo e, su queste strade d’acqua, i nomadi halfling fanno silenziosamente lo stesso. Le leggende dicono che Malora e Sehanine crearono insieme gli halfling, instillando in questa piccola gente l’amore per l’acqua e la natura, oltre ad un innato spirito vagabondo e furtivo. Le stesse leggende dicono che entrambe le dee lasciarono in seguito gli halfling liberi di agire.

Lasciati a loro stessi, gli halfling vissero per ere. Formarono famiglie e comunità compatte, centrate attorno ai loro anziani più saggi. Clan di halfling vagarono per il mondo, senza mai fermarsi a lungo e reclamando raramente come proprio un qualsiasi territorio. Le loro tradizioni si formarono e sopravvissero in una popolazione costantemente in movimento e poco influenzata dagli usi delle altre razze. Modesti, ingegnosi e indipendenti, gli halfling non attirarono mai molta attenzione.

Ma Avandra, la dea dell’audacia, della fortuna e del viaggio, si accorse degli halfling che attraversavano il mondo. Le sembrò che queste piccole persone, che lei non aveva creato, fossero tuttavia sue in virtù del fatto che erano manifestazioni viventi dei suoi ideali più amati. Gli halfling dicono che Avandra sorrise loro quel giorno, adottandoli come il suo popolo e benedicendoli con la buona sorte durante le loro fatiche terrene. Chiunque conosca gli halfling non dubita affatto che la sorte sia davvero dalla loro parte.

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